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Notizie e report pubblicati su Liparinews.it - Raccolta news di Lipari e delle Eolie

 

Salina, Leni - Annuale Giornata Enogastronomica, domenica 7 ottobre 2012

Leni, Giornata enogastronomica di Salina, 7 ottobre 2012
Leni, Tavuliata 7 ottobre 2012 Leni, Tavuliata 7 ottobre 2012 Leni, Tavuliata 7 ottobre 2012

Isola di Salina, Leni - La Tavuliata della prima domenica di ottobre

Si è svolta oggi domenica 7 ottobre, a Leni, l’annuale Giornata Enogastronomica di Salina.
Pur nel silenzio dei media isolani, che non hanno dato risalto all’avvenimento, un folto gruppo di affezionati buongustai della cucina tradizionale eoliana, con l’apporto estemporaneo di numerosi turisti, in gran parte stranieri, ha animato la Tavuliata allestita con grande entusiasmo e bravura dalle esperte massaie del posto, coadiuvate dall'Associazione organizzatrice e dal Comune di Leni.
Spettacolari i Badduotuli in brodo di gallina locale “…è un piatto particolare che facciamo per le partorienti e …per conforto nelle veglie dei defunti” ...così spiegava la brava signora che li aveva preparati.
Ottimi anche tutti gli altri piatti, dalle uova con la nepeta, alle fave, alla caponata, le insalate con i capperoni, il capone fritto, la pasta coi ceci, le frittate, le schiacciatine al rosmarino...e per ultimo, ma non per bontà, il pane casereccio.
Squisiti i dolci tipici eoliani, andati letteralmente a ruba...
Il buon vino ed il tempo magnifico hanno contribuito a fare di questa prima domenica di ottobre, una giornata da ricordare!
Arrivederci all’anno prossimo…

Lipari - Nuova Amministrazione comunale, iniziano i lavori

Lipari – Il nuovo assessore Gabriella Berzioli è già al lavoro e finalmente si incomincia a fare un po’ di pulizia nel territorio. Tagliata la foresta cresciuta tra i resti archeologici del Parco Diana che aveva anche inghiottito il parco giochi dei bambini (e questo per l’incuria della precedente amministrazione), avviata la manutenzione del lungomare di Marina Lunga con la ripulitura e potatura delle palme, ispezionati i lavori sul lungomare di Canneto….insomma l’energia e l’impegno dell’arch. Berzioli promette bene per il restauro del territorio che senza alcun indugio è obiettivo da raggiungere nel più breve tempo possibile.
Fondamentale è il colpo d’occhio che le isole devono offrire ai visitatori già in arrivo per la stagione turistica ed al momento questo non è dei migliori, strade invase dalle erbacce, roba varia buttata qua e là, sentieri impraticabili…..per tutto questo occorre veramente un grande impegno ed un grande lavoro, basteranno le forze esigue a disposizione del Comune? Certamente no e neanche il volontariato potrà risolvere la situazione di anni di abbandono e di mentalità menefreghista, occorre una forte presa di posizione da parte dell’Amministrazione comunale innanzitutto per richiamare tutti alle proprie responsabilità e doveri in fatto di bene collettivo.
Il territorio comunale è un bene di tutti e da tutti deve essere tutelato e curato, è ora che tutti si rimbocchino le maniche e provvedano a quanto loro spetta senza scaricare responsabilità ed oneri sempre al Comune.
In tema di manutenzione del territorio ed anche di prevenzione antincendio, ad esempio, occorre che i privati le cui proprietà confinano con strade pubbliche provvedano a tagliare i loro rovi, arbusti, canne, erbacce che invadono le pubbliche vie così come previsto dal codice civile e dalle ordinanze comunali in vigore, al proposito invito l’assessore al ramo a predisporre le necessarie diffide nei confronti degli interessati ed in difetto di questi ultimi, provvedere agli interventi necessari con apposite maestranze addebitando costi e sanzioni ai proprietari inadempienti.
E’ necessario iniziare un circuito virtuoso con l’opportuno rigore, solo così si potrà trasformare l’apatia ed il disinteresse in progresso e benessere per tutta la collettività.
 
Strada Provinciale Lipari - Pianoconte
Il pericolo è il mio mestiere?
Eh sì, sembra proprio che il nostro destino sia quello di sfidare ogni giorno la buona sorte sulla strada Provinciale per Pianoconte.

Per anni l’abbiamo fatto poco prima dell’Annunziata, passando sotto al costone con relativa casa pericolante, transennato sempre per anni prima dell’intervento finale di messa in sicurezza della Provincia dell’estate scorsa; non abbiamo fatto in tempo finalmente a tirare un sospiro di sollievo che… alèè… ecco che un po’ più su un altro costone, già messo da tempo in momentanea sicurezza con reti e tralicci metallici, comincia a fare i capricci, viene segnalato il possibile pericolo già durante l’estate,  ma nessuno si muove.

C’è l’atavica indolenza e malsana abitudine di lasciare sempre alla natura l’iniziativa; noi uomini tecnologici, che non sappiamo più muoverci in auto senza il satellitare, che monitoriamo tutto, che straparliamo sempre di prevenzione e di controllo degli elementi naturali, siamo in fibrillazione quando si tratta di intervenire laddove è necessaria semplicemente una manutenzione, anche straordinaria.

Così un paio di mesi fa qualcuno ha notato qualche “sasso” in equilibrio troppo precario e la strada è stata chiusa per qualche giorno(con gravi problemi di circolazione)per fare un’indagine conoscitiva più approfondita e far cadere in sicurezza i “sassi” più precari.

Nulla di più per il momento, le reti lacerate in più punti sono rimaste tali e quali, si sono messe le transenne proprio sotto il muro di contenimento, tanto per far “allargare” un po’ le auto e non si è saputo più niente, né si è visto più nessuno.

Passeranno tanti altri anni?

Continueremo tutti i giorni a vivere lo stress di rischiare la nostra incolumità passando sotto a questo malfermo costone, sperando che il Caso, oppure S. Bartolo, sia buono con noi e continui a scongiurare una sempre possibile tragedia?

Penso veramente che in queste situazioni, per smuovere le Pubbliche Amministrazioni competenti ed obbligarle ad intervenire con la necessaria e dovuta tempestività, dovremmo diffidarle e, se del caso, denunciarle per grave e colposa trascuratezza e richiedere tutti un adeguato risarcimento dei danni esistenziali per il costante stato di angoscia e di stress per il quotidiano pericolo.

Giansanto Lo Giusto
 

Lipari, atmosfera natalizia a Lami

Lipari, il presepe a Lami
Lipari, il presepe a Lami Lipari, il presepe a Lami Lipari, il presepe a Lami

Natale a Lipari, Lami - Il Presepe ed il mercatino nel "Villaggio di Natale" allestito dall'Associazione "Borgata Lami".

Appuntamento oggi domenica 11 dicembre a Lami in località Penninella al Villaggio di Natale dove l'Associazione Borgata Lami ha invitato tutti per trascorrere insieme momenti di letizia in un'atmosfera notturna suggestiva con canti natalizi, zuppa di ceci, dolci e bevande, alla luce soffusa delle luminarie multicolori ed al calore di scoppiettanti bracieri. Molto belle le figurazioni realizzate con semplici sagome dipinte, caratteristiche ed attraenti le capanne del mercatino. Come sempre calorosa e famigliare l'accoglienza di Saverio Merlino e compagni.
Prossimi incontri sabato 17 e domenica 18 con la partecipazione al Presepe dei Cantori Popolari delle isole Eolie.
Sempre dalle 15.00 alle 20.00.

Lipari, le considerazioni di Antonio Di Marca, ex Amministratore dell'ATO 5 Eolie, sulla questione rifiuti

Riceviamo da Pietro Lo Cascio una lettera di A. Di Marca con alcune considerazioni sul paventato taglio di 1.000.000,00 al servizio nave rifiuti e sulla fallimentare politica gestionale degli RSU da parte dell'Amministrazione Bruno e dell'ATO 5 Isole Eolie

Taglio finanziamento regionale per trasporto rifiuti via mare

1- Prevedibilità
Il finanziamento regionale è stato sempre un qualcosa di variabile. Veniva (e credo viene) concesso in base ai preventivi che le Ato (nei cui ambiti vi erano delle isole minori) di Sicilia presentavano ogni anno alla regione che ripartisce le risorse disponibili sulla base dei preventivi stessi. La spesa è inserita nel bilancio di anno in anno con apposito decreto che può essere o non essere approvato. A causa di questo meccanismo la preoccupazione, tutta politica, era quella di non perdere quote di finanziamento rispetto alle altre Ato (e quindi mai presentare preventivi inferiori a quelli dell’anno precedente!) e non quella di ridurne i costi il più possibile. Prima della chiusura della discarica di Lipari il servizio costava circa 1.000.000 euro. Personalmente, ho sempre avuto la preoccupazione che il finanziamento potesse venir meno o drasticamente ridotto; in tal caso l’onere di smaltimento per i cittadini, che, col finanziamento, era sulla media nazionale, si sarebbe incrementato notevolmente.

2- Trasferimento via mare
Il trasferimento via mare è stata sempre una bandiera dell’amministrazione Bruno e non solo di essa : la stragrande maggioranza dei cittadini credo che la condivida. E’ infatti ritenuto molto più comodo e semplice e anche forse meno costoso, sopratutto se pagano gli altri, cioè gli altri siciliani, trasferire i problemi nel giardino del vicino piuttosto che risolverli in casa propria. Indubbiamente le isole minori hanno dei problemi e dei costi particolari, ma invece di adoperarsi per ridurli il più possibile coinvolgendo e spiegando i problemi ai cittadini facendo leva anche sull’orgoglio isolano per la propria autonomia e autosufficenza, si è preferito la soluzione più rozza e semplice, ma che garantiva il maggior consenso. Molto probabilmente però il cittadino di Caropepe Valguarnera non si immagina proprio che una parte delle tasse che paga serve a pagare il trasferimento via mare dei rifiuti di Lipari! Non si è operato per tentare di concorrere a ridurre i costi globali del Paese o, quanto meno dei Siciliani, ma di ottenere il massimo consenso dei nostri disinformati cittadini.
Certo la imminente saturazione della “discarica” di Lipari non fece che aumentare le mie preoccupazioni al riguardo e ne fu informata l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale distribuendo anche a tutti i presenti una mia relazione (ritengo che sia un raro caso di trasparenza nell’intera storia amministrativa del nostro Comune,) che analizzava lo scenario che si sarebbe presentato al momento della chiusura e, sulla base di alcune ipotesi di sviluppo e di organizzazione del servizio, anche i costi che la comunità avrebbe dovuto affrontare. Il costo del trasporto via mare passava da un milione di euro a 2,6 milioni.

3- Minimizzazione dei costi
Nella nostra situazione isolana è evidente a tutti che occorre spingere al parossismo le quattro R : Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero. Per fare questo occorre formare una mentalità nuova, cominciando dai bimbi nelle scuole e lavorando con costanza e caparbietà per anni per arrivare, per esempio nella raccolta differenziata a livelli del 60-70%. Se si raggiungessero tali percentuali il grosso dei trasporti via mare riguarderebbe materiali da avviare al riciclo e si potrebbero fare con la corsa notturna dei normali servizi di linea, senza usare navi dedicate. Non ritengo infatti, come tu scrivi, possibile avere generalmente in loco, cioè sull’isola, impianti per trattare i materiali riciclati, se non in qualche caso particolare; trasferire però materiali differenziati da riciclare, invece che RSU indifferenziata, porterebbe comunque notevoli risparmi.

4- Impianto di compostaggio
Durante la mia gestione, interrotta anzitempo per lo scarso gradimento e sostegno mostrato dall’Amministrazione (è sempre l’annoso problema del consenso a farla da padrone), sono riuscito ad ottenere dalla regione l’approvazione ed il finanziamento (8 milioni di euro) per un impianto di compostaggio a Lami. Erano già state fatte le azioni di esproprio dei terreni. Avrebbe evitato che l’umido, che è il 30-35% del totale dei Rifiuti Solidi Urbani fosse conferito in discarica in terraferma. Cosa ne è stato? Ho buoni motivi per ritenere che il mio successore lo abbia insabbiato per i soliti motivi legati al gradimento e consenso nel proprio bacino elettorale. Sprecate anche inutilmente le spese di progettazione. Oltre a questa sono tante le azioni che possono e vanno fatte per gestire non solo in modo il più economico possibile, ma soprattutto in modo sostenibile, il problema dei gli RSU e tu nella tua lettera ne hai ricordate alcune, c’è da parlarne per giorni e giorni, e da fare per anni e anni.

Antonio Di Marca

Lipari, primi fermenti pre-elettorali

AAAAA. EOLIANO/A, SENZAFAMIGLIA, DISOCCUPATO/A, NULLATENENTE, APARTITICO/A
Cercasi urgentemente per candidatura a futuro Sindaco del Comune di Lipari.
Astenersi perditempo.


Questo singolare annuncio è stato pubblicato sulla bacheca di un Gruppo eoliano su Facebook denominato “Scegli il tuo nuovo Sindaco”.

Il Gruppo, che conta già più di 1000 iscritti, si distingue per il fervido ed animato dibattito con il quale affronta giornalmente le problematiche sociali, culturali e politiche dell’arcipelago eoliano con l’intento dichiarato di porre le basi per una decisiva svolta al degrado sociale e politico nel quale versa da anni la vita pubblica liparese, svolta che dovrebbe culminare nelle elezioni amministrative del maggio 2012.

Ironico e provocatorio, l’annuncio/post nel sottolineare le cause principali di questa decadenza e cioè il nepotismo ed i privilegi del clan, il conflitto d’interessi tra pubblico e privato, la sempre più compromessa credibilità dei Partiti politici, propone la ricerca di un ipotetico candidato a Sindaco privo di tutte queste “iniziali congenite predisposizioni” come esorcizzante premessa al radicale rinnovamento politico e sociale auspicato.

Che dire…auguri!!

Eoliereporter

Lipari, è questa la giusta politica turistica?

Lipari, 15 ottobre 2011 - Basta con l’ignobile farsa del ticket.
In un momento di evidente recesso economico e di una crisi che – tra le prime conseguenze – delinea grandi incertezze per il settore turistico, gli amministratori di un territorio ad alta valenza turistica dovrebbero proporre soluzioni intelligenti e sostenibili per incentivare l’attrattività e l’accessibilità dello stesso territorio. Cosa può avere allora ispirato un provvedimento come quello – annunciato ieri con grande soddisfazione dal sindaco Bruno – dell’aumento del “ticket di ingresso” e del “ticket di accesso ai vulcani”? Una grave forma di miopia? Una dissociazione dalla realtà? Un segreto desiderio di mettere in fuga i sempre più parsimoniosi visitatori che si avventurano ancora alle Eolie?

Proviamo a tirare qualche somma: lo stesso sindaco Bruno che oggi chiede e ottiene l’aumento a 3 euro del ticket di ingresso ha proposto l’istituzione di una tassa di soggiorno, temporaneamente accantonata, ma che a breve potrebbe essere ripresentata e approvata dal consiglio comunale, il cui importo varierà a seconda del livello della struttura di alloggio; nel frattempo, l’assessore regionale Armao sta per introdurre una tassa di accesso alle aree protette (ve ne sono in tutte le Eolie, eccetto che a Lipari e Vulcano). Il malcapitato visitatore si troverà dunque a pagare: 1) un ticket di accesso per l’“emergenza Eolie”, 2) una tassa di soggiorno per il periodo nel quale sarà ospite di un albergo, di un B&B, di un residence, e, se vorrà visitare una o più isole dell’arcipelago, 3) altrettante tasse di accesso alle rispettive aree protette. Se poi non si limitasse a prendere il sole in spiaggia e fosse appassionato di escursioni – proprio la tipologia del turista “fuori stagione” che si vorrebbe incrementare – pagherà ancora 5 euro di ticket di accesso per il cratere di Vulcano e altri 5 euro per quello di Stromboli. Per una settimana, è facile stimare un’estorsione di entità variabile tra i 30 e i 50 euro sotto forma di tasse, versate senza riscontri giustificabili, senza nulla in cambio: niente male, come incentivo a un soggiorno nelle nostre isole. A chi obiettasse che, visto il giro di vite subito dagli enti locali, è necessario ricorrere a queste forme di esazione, ricorderò che solo i proventi dell’eventuale tassa di soggiorno andrebbero – forse – a fare parte del bilancio comunale, perché i ticket sono gestiti autonomamente dal funzionario delegato all’emergenza (nel caso attuale, per coincidenza si tratta del sindaco) e quelli delle aree protette sarebbero destinati ai rispettivi enti gestori o alla Regione.

Vorrei ora soffermarmi sul ticket di 5 euro per l’accesso ai crateri di Stromboli e Vulcano. La cifra è quasi equivalente a quella del biglietto di ingresso al museo di Lipari, dove grazie a più di mezzo secolo di ricerche archeologiche vengono custodite e descritte minuziosamente le testimonianze di 7000 anni di presenza dell’uomo nelle nostre isole, dove c’è un costante lavoro di manutenzione, mantenimento, implementazione dei padiglioni, dove ci sono 30 custodi, dove c’è un gabinetto. La passeggiata per il cratere di Vulcano – bellissima, per carità – può essere considerata equivalente, in termini di offerta di servizi, a un museo? Quali sono i servizi dei quali i visitatori beneficiano grazie ai proventi del ticket? Lungo più di un chilometro di tracciato troneggiano due panchine in legno; da qualche settimana, sono stati collocati anche quattro cartelli con il countdown della distanza dalla cima (800, 600, 400, 200 m … che angoscia!); nella parte sommitale sarebbe stata utile una semplice tabella informativa sulla tossicità dei gas nei campi fumarolici, che invece manca; non parliamo poi di eventuali servizi igienici, né dello stato del sentiero, dove ogni pioggia mette a nudo i tratti di battuto in pietra e cemento realizzati sulla sabbia, scavati lateralmente come attorno a un corpo estraneo che il cratere sembrerebbe quasi volere espellere. Questi quattro cartelli, insieme agli altri sparsi per l’isola e il cui progetto è stato gestito nell’ambito dei fondi dell’“emergenza” (dunque non pertinenti a un bilancio comunale verificabile), sono costati la modica cifra di 75.000 euro. È questa, la magia dell’“emergenza”: potere spendere 75.000 euro per un numero esorbitante – e palesemente inutile – di cartelli, oppure assumere i “controllori” del ticket selezionandoli in maniera assolutamente arbitraria, come si faceva fino a qualche anno fa, con grandi benefici elettorali per il sindaco-commissario, oppure pagare lauti straordinari a dirigenti e funzionari comunali impegnati nella contabilità dei ticket stessi. Il piatto, già ricco con 1 euro di ingresso e 3 euro di accesso ai crateri, diventerà ancora più gustoso con l’aumento, rispettivamente, a 3 e 5 euro per il 2012; forme di controllo del rendiconto delle spese: di fatto, nessuna.

Per comprendere meglio l’arbitrarietà di queste spese, ricordo che negli ultimi due mesi, con determine del commissario per l’emergenza, sono stati liquidati quasi 4000 euro per forniture di carburante al battello pneumatico Nadir G25, ovvero il gommone della Protezione Civile in forza al Comune di Lipari. Quali importanti missioni ha effettuato questo gommone, a parte scorazzare il sindaco-commissario in giro per le isole, anche per occasioni di dubbia coerenza con le finalità per le quali è stato assegnato? Quale è stato il suo effettivo utilizzo, per quali obiettivi e con quali risultati? Vuole il sindaco-commissario fare chiarezza pubblica su quando e perché si è mosso il gommone e sul perché siano stati spesi 4000 euro in soli due mesi?

L’aspetto più grottesco di questa ignobile farsa è la motivazione dell’“emergenza” stessa, dovuta al “massiccio afflusso turistico”. Forse, per risolvere questo grave problema, l’amministrazione – con la complicità della Protezione Civile – intende utilizzare i ticket e le altre tasse come deterrente per scoraggiare questo “afflusso turistico” che, da noi, diventa un’emergenza, mentre in altre località viene considerato una gradita risorsa. Sembra l’ultimo atto di una controversia liparitana del XXI secolo, dove ci si ingegna a escogitare i dazi e i balzelli più disparati ai danni dei malcapitati visitatori come se questi fossero dei fessi, disposti a pagare sempre senza pretendere qualcosa di concreto in cambio. Probabilmente non sanno dei cartelli, degli straordinari e del gommone, altrimenti si sentirebbero letteralmente derubati. Ma siamo noi, in realtà, a doverci sentire derubati. Noi rischiamo di pagare, tutti, il conto finale di una scellerata politica di vessazione del turista, applicata con dissennato vigore proprio in un momento nel quale andrebbe costruita un’offerta credibile per una destinazione già costosa e difficile da raggiungere, priva di servizi e di elementari forme di organizzazione del proprio territorio. Un territorio dove ogni pioggia si trasforma in un dissesto idrogeologico, dove non esiste un servizio igienico pubblico, dove trovare un cestino dei rifiuti nelle vie principali dei centri urbani è un’impresa degna di Indiana Jones, dove avventurarsi per i sentieri equivale a un viaggio nella jungla, dove negli ultimi due anni almeno una decina di tour operator e di agenzie che mandavano gruppi in bassa stagione hanno preferito ritirarsi e rivolgersi ad altre destinazioni. Altro che “massiccio afflusso turistico”; la vera emergenza di questo paese è la sua amministrazione, anzi, l’incapacità di amministrarlo e di promuoverne le risorse, piuttosto che vessarle con tasse ingiustificabili e intollerabili.

Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà

Se deve riaprire la discarica di Lami, che riapra per tutti

Lami, verso la discarica
La recente notizia della riapertura della discarica di Lami a Lipari in funzione dello smaltimento del materiale scavato durante i lavori di realizzazione del nuovo depuratore non aggiunge molto a uno scenario già sconfortante, nel quale si inquadrano le scelte operate da chi ha gestito l’“emergenza idrica”, caratterizzato da un’arrogante indifferenza verso le indicazioni del PRG e i pronunciamenti del consiglio comunale, le proteste degli abitanti e il grave disagio sociale che tali scelte stanno determinando, accompagnato dal silenzio assordante dell’amministrazione comunale che – in alcune fasi – si è distinta solo per la sua complicità con quanto è accaduto finora.
Tuttavia, se oggi un commissario all’emergenza autorizza la riapertura di una discarica – non per una sua bonifica, si badi bene, ma per il suo “rimodellamento” – chiusa da anni perché non autorizzata e dunque illegale, e lo fa solo per diminuire i costi a carico della società che vorrebbe realizzare i lavori, allora ci troviamo al cospetto di un atto di prepotenza politica di fronte al quale non si può e non si deve rimanere in silenzio!
Se le tonnellate di sterro del depuratore devono servire a “rimodellare” la discarica di Lami, allora anche quelle delle decine di ditte eoliane che operano nel settore dell’edilizia – finora sottoposte all’obbligo di smaltire tale materiale nelle discariche autorizzate, che nelle nostre isole non esistono, e dunque costrette ad affrontare costi esorbitanti, con gravi ricadute su un settore in crisi – possono servire al medesimo scopo.
Se riapre la discarica, deve riaprire per tutti!
Ovviamente, considerando quale sarà l’impatto negativo sulla qualità della vita delle frazioni di Canneto e di Lami, che dovrebbero subire il transito di migliaia di camion, mi auguro che la decisione di riaprire la discarica venga immediatamente osteggiata dall’amministrazione comunale, che – con un ultimo scampolo di dignità – potrebbe riassumere il ruolo che gli compete di fronte ai cittadini e a tutela del territorio; se così non fosse, se la decisione di autorizzare una discarica illegale deve essere fatta esclusivamente a favore di una società ma ignorando le esigenze di tutti gli altri, allora chiederemo in consiglio comunale di riaprirla innanzitutto per gli eoliani, come misura a favore dell’occupazione nel settore edilizio.
Non è più il tempo dell’indifferenza di fronte a iniziative che vogliono favorire pochi privilegiati e rappresentano un insulto alla dignità di tutti gli altri.

Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà

LIPARI, TRADIZIONI D’AUTUNNO

Le nostre piccole sagre per il nostro piccolo territorio
Lipari, Sagra della Frittata a Lami
Festoso appuntamento oggi 18 settembre a Lami con la "Sagra della Frittata" organizzata dall’Associazione Borgata Lami.
Buonissime le frittate, ce n’erano di tutti i gusti e colori, veramente la fantasia ha trionfato in cucina, ma buonissimi anche gli spaghetti ed i maccheroni con ricotta o mollica e poi un gustoso mix di aglio, olio, peperoncino, mandorle e basilico, una vera specialità! All’altezza della situazione anche il vino, varie le bibite per bimbi ed astemi e per finire i famosi gelati di Papisca.
Ricca di premi per tutti la bancarella/lotteria che come sempre sostiene l’attività dell’Associazione, bravi e coinvolgenti i musicisti che hanno movimentato la manifestazione, come sempre perfetta l’organizzazione di Saverio Merlino e della sua squadra.
Unico neo l’assenza di tanti nonostante la bellissima giornata…tutti al mare…o poco attraenti..le frittate?
Arrivederci al prossimo appuntamento…domenica prossima….col "Pani i casa cunsatu"
Lipari, Sagra della Frittata a Lami   Lipari, Sagra della Frittata a Lami   Lipari, Sagra della Frittata a Lami
 

Odissee alle Eolie

 
Anticamente le isole Eolie erano conosciute e famose anche per le peripezie di Ulisse narrate da Omero nel suo poema Odissea; ai giorni nostri le Eolie purtroppo rischiano di essere famose anche per le moderne “Odissee” che i viaggiatori diretti in queste isole devono vivere a bordo dei mezzi di trasporto marittimi che sembra vogliano conquistare il Guinness del primato in fatto di ritardi.

Oggi l’aliscafo Ustica Lines da Reggio Calabria a Lipari si è presentato alla partenza con quasi due ore di ritardo, dalle 18.00, ora prevista di partenza, si è mosso alle 20,00 circa, nello Stretto a causa dell’oscurità,  del traffico marittimo e per le norme di sicurezza in vigore nelle ore notturne ha navigato in dislocamento, cioè non sulle ali, quindi a lenta andatura.

Arrivato a Messina i passeggeri sono dovuti scendere a terra perché il mezzo doveva effettuare anche il rifornimento di carburante.

Alle 23.30 notizie comunicate telefonicamente dai passeggeri a bordo dell’aliscafo davano quest’ultimo in navigazione fuori dallo Stretto a normale andatura in direzione di Lipari, ora stimata di arrivo intorno alle 00.15 e così è stato.

Finalmente alla meta con ben quattro ore di ritardo, cena saltata e tutti a letto stravolti ed a stomaco vuoto, non c’è che dire un bell’inizio di vacanza….senza contare poi lo stress, i contrattempi ed il lavoro straordinario degli addetti all’accoglienza di hotels, pensioni, affittacamere, ecc…..che normalmente attendono al porto l’arrivo dei loro ospiti.
 

TELEISOLE di nuovo in onda?

 
Teleisole logoSembrerebbe proprio di sì, l'emittente storica delle isole Eolie si prepara a riprendere la programmazione, a breve il TG delle Eolie andrà di nuovo in onda, sono previsti inoltre editoriali, approfondimenti e dibattiti televisivi sugli argomenti di maggiore attualità.

Altra novità è la pubblicazione del sito web dell'emittente http://www.teleisole.it, di nuova realizzazione, nel quale si possono già leggere le notizie salienti, le previsioni Meteo locali ed altro.

Auguriamo un buon lavoro a tecnici e redattori ed un arrivederci al più presto sugli schermi tv.

 
 
Natale 2010/2011
Il Presepe nella Chiesa delle Anime del Purgatorio a Marina Corta
Il Presepe a Marina Corta di Lipari
Associazione SS. Cosma e Damiano Marinacorta - Lipari (Me)

"Nell'ambito delle iniziative poste in essere dalla nostra Associazione, anche quest'anno, è stato allestito il "Presepe del Mare".
Non più nella "Grotta del bue marino" come lo scorso anno, bensì in una "Pinnata" di una casa eoliana, posta al centro di un ipotetico borgo marinaro in perfetto stile eoliano, verrà depositato il Bambinello che, in processione il 24 sera, sarà portato dalla Parrocchia di San Giuseppe alla Chiesetta delle Anime del Purgatorio a Marina Corta di Lipari, alla fine della Santa Messa.
La realizzazione di questo Presepe, oltre che a continuare una tradizione antica della nostra gente, è finalizzata alla sensibilizzazione di residenti e visitatori sulle peculiarità del nostro territorio, di cui l'architettura è parte importante, e sull'importanza della sua conservazione a tutela della nostra identità culturale....."

n.d.r. Bellissima realizzazione, merita di essere visitata, valorizzata e sostenuta poichè opera disinteressata di estrosi e volonterosi artefici senza alcun aiuto nè sovvenzione pubblica. Complimenti!! .....ed a tutti Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Il Presepe è permanente e può essere visitato tutti i giorni dell'anno
 
 

Nozze a Lipari

Felice "Naif" Paino e Matilde "Anoeta" Zanchini, sposi

di Eoliereporter


Pioggia di riso sugli sposi

Dopo 15 anni di fidanzamento, l’artista-pittore eoliano Felice “Naif” Paino e Matilde “Anoeta” Zanchini si sono sposati nel pomeriggio di ieri, 16 ottobre, a Lipari.
La cerimonia nuziale si è svolta nella chiesa dell’Immacolata, al Castello.
Gli sposi hanno poi accolto in serata i numerosi invitati all’hotel Giardino sul Mare sulle cui terrazze è stato servito un coreografico aperitivo con lanci di Lanterne Volanti trasportate dal vento sul mare, sempre più in alto, fino a perdersi nella notte tra le stelle con uno stupendo effetto scenografico.
La serata è poi proseguita con un’interminabile cena movimentata da ottima musica dal vivo e sfrenate danze di gruppo.
Al termine, tante bellissime barche dipinte da Felice su piccole tele, un artistico omaggio ai presenti a ricordo dell’evento.
Felicino e Anoeta

 
AURORA VARVARO, RENATA CONTI, BARTOLO CIAMPAGLIA
Mostra al Centro Studi di Lipari dal 28.08 al 05.09.2010
tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.00
Mostra di pittura al Centro Studi di Lipari - Manifesto
Ha scritto su di loro la critica e storica d’arte, Prof.ssa Anna Maria Schmidt:

AURORA VARVARO – “Il suo curriculum folto di date, di opere, di un’attività ad ampio raggio nel campo dell’arte, si è formato in anni appartenenti alla seconda metà del secolo passato ma la sua vitalità e la sua incontenibile curiosità di esplorare nuove vie hanno la forza e la freschezza di giovani anni. Conquistata dai colori accesi delle Eolie li ha catturati per fissarli in forti pennellate intrecciate, sovrapposte, guizzanti fino a creare visioni magiche. Oggi stratificazioni di garze, simbolo di stratificazioni di una cultura antica di millenni, riannodano fili invisibili con il pittore di Lipari e con lo sconosciuto mercante venuto da oriente a narrarci, con una epigrafe, di se stesso, presenze mute e al contempo parlanti nel museo eoliano. E’ questo il senso in cui si muove la sua ultima ricerca.”

RENATA CONTI – “Per mezzo dell’acquerello, tecnica difficile in quanto non concede ripensamenti, l’artista entra in sintonia con i paesaggi eoliani e ne coglie gli aspetti ora più struggenti ora più terribili. Sono lembi di isola più nascosti, vedute più inconsuete, visioni di mare in tempesta o di giornate grigie, nuvolose. Gioca con il colore e con i riflessi cangianti della luce. Fissa su lunghe strisce le distese sconfinate del mare e la sensazione dell’abbandono nell’infinito, l’acqua celeste perlaceo congiunta al cielo e punteggiata da navigli lontani, perduti in quell’immensità. I contorni più sfumati e le macchie di colore che si fondono nella composizione sono l’ulteriore conquista della sua ricerca d’artista.”

BARTOLO CIAMPAGLIA – “Le larghe campiture di colore materico in cui si divideva il suo spazio pittorico si vanno trasformando in grumi densi dai colori di terre vulcaniche e di fondali marini isolani. Sono umori rappresi che hanno imprigionato al loro interno, cristallizzandola, la vita: disegnano ombre, quasi larve, che l’occhio percepisce in trasparenza. Talvolta, lavorando di spatola, trasforma tutta la superficie in un velario che cela sagome umane o crea una spirale o un labirinto perso in un lontanissimo punto di convergenza. Colori, materia, composizioni affondano le loro radici nel mondo delle Eolie, nei suoi miti e nella sua cultura stratificata dalla molteplicità di civiltà passate per questi luoghi. Le geometrie che l’artista va ricercando ne rappresentano i simboli.”
CONVEGNO
La lunga notte di Lipari. Anarchici e socialisti al confino coatto
Il 28 e 29 maggio si è svolto a Lipari, nelle isole Eolie, un convegno promosso dal Centro Studi Eoliano dal titolo “La lunga notte di Lipari. Anarchici e socialisti al confino coatto”

Le isole Eolie, e in particolare Lipari nel periodo fascista, sono state protagoniste di una triste pagina della storia italiana, in quanto destinazione di numerosi oppositori al regime che vi hanno trascorso periodi più o meno lunghi di soggiorno obbligato.

Il Centro Studi di Lipari - nato quasi trent’anni fa proprio per ricostruire le vicende umane legate al confino fascista nell’isola di Lipari attraverso pubblicazioni e convegni - negli ultimi due anni ha compiuto una serie di lunghe ricerche che sono state riassunte nel volume “La Lunga Notte di Lipari” di Giuseppe La Greca che è stato presentato in occasione del Convegno.

Il convegno si è tenuto presso la Chiesa dell’Immacolata nel Castello di Lipari, che è proprio il luogo nel quale i coatti erano tenuti segregati per buona parte della loro giornata.
 

PROGRAMMA:

PRIMA GIORNATA 28/05/2010

Ore 9.30 - Inizio convegno 

Saluto del Centro Studi: Presidente Nino Saltalamacchia
Saluto delle Autorità regionali: Assessore BB.CC.AA. della Regione Siciliana
Saluto del Sindaco di Lipari: Dott. Mariano Bruno
Saluto del Direttore del Museo “Luigi Bernabò Brea”: Arch. Michele Benfari
Saluto dell’Università degli Studi di Messina. Prof. Adriana Ferlazzo
Saluto della Presidente dell’I.T.C. di Lipari: Tommasa Basile 

Apertura del convegno con la Mostra Fotografia sul confino coatto a Lipari 

0re 10,15 Introduzione al convegno, presentazione dei singoli interventi e breve biografia dei singoli relatori a cura di Alberto La Volpe, socio onorario del Centro Studi e Presidente del comitato organizzatore. 

Ore 10,30 - Intervento: “Il movimento operaio, le camere del lavoro, la nascita dei sindacati”
Relatore: On.le Giorgio Benvenuto (Presidente fondazione Bruno Buozzi). 

Ore 11,00 – coffee break 

0re 11,30 - Intervento: “Genesi del partito e del sindacato alle origini del socialismo italiano”: 
Relatore: Prof. Piero Craveri, ordinario di Storia contemporanea Università degli Studi Sant’Orsola Benincasa di Napoli. 

Ore 12,00 - Intervento: “Anarchici e socialisti al confino – la figura del deputato Andrea Costa” 
Relatore: Prof. Giuseppe Tamburrano (Presidente fondazione Nenni). 

0re 12,30 - Intervento: “L’evoluzione e l’utilizzo dello strumento del confino politico al variare delle stagioni politiche (crispismo, giolittismo, fascismo)”
Relatore: prof. Santi Fedele, Ordinario di Storia Contemporanea, Facoltà di Lettere, Università degli studi di Messina 

Ore 13,00 – Conclusione interventi - fine prima giornata 

Ore 20,30 rappresentazione Teatrale. Dal "Decameron giornata V, novella II" di Giovanni Boccaccio, Gostanza e Martuccio a cura del Piccolo Borgo Antico di Lipari. 

SECONDA GIORNATA 29/05/2010 - Lipari al tempo dei coatti 

0re 09,30 – Presentazione seconda giornata e relatori: Paolo Mauri, socio onorario del Centro studi. 

0re 09,45 – “La campagna politica per l’abolizione del confino coatto politico a Lipari; Il ruolo della stampa (i giornali locali, La propaganda)”
Relatore: Marcello Sorgi. 

Ore 10,15 – “I relegati coatti e politici nelle Isole Siciliane: Ustica, Pantelleria, Lampedusa”
Relatori: Vito Ailara, Centro Studi di Ustica e Giovanni Fragapane di Lampedusa. 

Ore 10,45 – break Ore 11,15 – “L’isola: dal confino al turismo, premio o punizione?”
Relatrice: Lidia Ravera scrittrice. 

Ore 11,45 – “Un confino di classe e altre storie: testimonianze, spigolature, suggestivi richiami dalla colonia di Lipari”
Relatore: Angelo Raffa – storico di Lipari. 

Ore 12,15 – Esposizione della ricerca fatta dagli studenti dell’I.T.C. di Lipari 

Ore 12,45 – “I relegati comuni e le condizioni di vita nell’isola”
Relatore: Giuseppe La Greca, autore della Monografia “La Lunga notte di Lipari”.
 

Ore 13,15 chiusura convegno

 
 
 
MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO "L. BERNABO' BREA" DI LIPARI,
SOPRINTENDENZA DEL MARE
Comunicato stampa

Nell’ambito delle iniziative culturali intraprese dal Museo Regionale Archeologico Eoliano di Lipari (Me) e dalla Soprintendenza del Mare, nei giorni 28, 29 e 30 aprile si sono svolte a Lipari le attività didattiche previste dal progetto Scuola Museo “Alla riscoperta di antichi porti. I risultati di recenti indagini archeologiche”. Trattasi di un importante momento di studio ed arricchimento culturale, riservato agli studenti di scuola superiore, finalizzato a favorire la conoscenza delle Eolie, attraverso un breve excursus sulla storia dell’Arcipelago Eoliano, anche attraverso le recenti scoperte archeologiche subacquee sull’antico porto di Lipari, e la visita guidata del Museo, con particolare riferimento all’importante collezione dei reperti subacquei in esso custoditi. L’iniziativa, sulla base delle adesioni pervenute, ha visto la presenza a Lipari di studenti dell’I.S.M. Regina Margherita di Palermo e del Lycèe Chateaubriand di Rennes che, in un'ottica di incentivazione dei rapporti tra le scuole di varie Nazioni della Comunità Europea, hanno avuto modo di confrontarsi e conoscersi con i pari età dell’Istituto Tecnico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari. A conclusione del percorso formativo, con la simulazione di un cantiere archeologico subacqueo, sono state organizzate, sotto la guida di esperti operatori della Soprintendenza del Mare e del Museo, esperienze di immersione e/o snorkeling al fine di coinvolgere attivamente gli studenti con l’apprendimento diretto delle modalità di esecuzione di uno scavo archeologico in ambiente marino. Il progetto, ancora una volta, conferma la volontà del Museo Archeologico Eoliano di Lipari di “aprirsi” all’esterno e, con una ritrovata filosofia di rinnovamento e multidisciplinarietà, ricercare e favorire momenti di studio, di collaborazione e di analisi con la comunità scientifica ed il mondo della scuola.
 
Il direttore Benfari ed il soprintendente Tusa
Nella Foto: Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare e Michele Benfari, Direttore del Museo.
 
 
chiesa di S. Caterina, museo archeologico eoliano L. Bernabò Brea a Lipari
MIRACULA IN VITRO
dal 19 dic. 2009 al 18 apr. 2010
mostra di pitture su vetro dal sec. XVIII al XIX
Info

Orari:
lunedì/sabato: 9.00 13.30/15.00 19.00
domenica: 9.00/ 13.30
ingresso gratuito
contatti museo: +39 090 9880174
museo.arche.brea@regione.sicilia.it
Lipari, Miracula in vitro, mostra di pitture su vetro.
Ha avuto luogo sabato 19 dicembre 09, alle ore 18.00, la vernice della mostra Miracula in Vitro, presso la Chiesa di Santa Caterina a Lipari.
La raccolta di dipinti su vetro della Collezione Bernabò Brea - Cavalier, (collocati quasi tutti entro cornici a guantiera meccata ad argento e/o oro), documento preziosissimo della cultura pittorica dell’800 meridionale (campano, pugliese, siciliano), oggetto di accurati studi da parte di studiosi di letteratura, folklore e antropologia, viene oggi finalmente, per volere del Museo Archeologico Regionale Eoliano, e del suo attuale direttore Arch. Michele Benfari, comunicata e aperta al pubblico.
Gran parte delle opere in mostra proviene da botteghe meridionali, secondo la produzione che si inquadra in quella che viene denominata la pittura devozionale e che Buttita chiama “pincisanti”.
Tale patrimonio figurativo popolare meridionale, composta da pitture riferentesi all’iconografia mariana e devozionale nella loro entità numinosa, ha luogo volutamente proprio nel periodo natalizio, periodo nel quale l’arcipelago Eoliano è attraversato da un turismo meno massivo, più colto e attento alle nuove istanze culturali proposte.
L’organizzazione generale dell’evento è della Chelandia srl di Palermo.
Allestimento, comunicazione, apparato didascalico, grafica coordinata, sono dedicati.
L’esposizione è inoltre corredata da un catalogo d’arte che ha al suo interno interventi di studiosi illustri tra i quali Sergio Todesco e Madeleine Cavalier.
Il direttore Benfari dice dell’evento:
«Uscire fuori. Allargare la percezione del proprio spazio, estendere il raggio d’azione. Trasformare il contenitore museale in spazio creativo per ospiti multidisciplinari: è questo l’obiettivo che oggi si propone il Museo Archeologico Regionale Luigi Bernabò Brea.
Arte e cultura si fondono in un paesaggio comune e divengono filo rosso della progettualità museale. Idee fluide che pervadono i confini del contenitore spandendosi dentro, fuori, ovunque possa correre l'immaginazione e la creatività. Con Miracula in Vitro il Museo decide di comunicare se stesso con una collezione che, anche se non è la principale, è di certo assai interessante perché frutto della passione e della tenacia che hanno contraddistinto l'azione dell’anima storica del museo Luigi Bernabò Brea»
 
 

A Salina....

 
Il Faro di Lingua rischia di crollare, emessa un'ordinanza comunale
 
Sono anni che la zona del Faro di Lingua va in malora massacrata dalle mareggiate di grecale e ponente-libeccio che hanno progressivamente smantellato "la protezione" di massi buttati alla meno peggio a parziale ridosso. Basta guardare la foto per meravigliarsi di come il Faro sia ancora in piedi, resistendo strenuamente alla forza dei marosi ed all'incuria ed insipienza degli uomini. Eppure la sua funzione è estremamente importante, segnalando un punto delicato e pericoloso del Canale di Salina che qui si restringe anche con una secca che si protende insidiosa al largo proprio ad incrociare la rotta del naviglio in transito.
Bene! Finalmente anche le Autorità si sono accorte che la situazione da precaria sta diventando pericolosa anche "a terra" ed il sindaco Lo Schiavo, confortato dai pareri dell'Ufficio tecnico comunale e della Delegazione di spiaggia, ha emesso un'ordinanza di divieto assoluto di accesso, transito e stazionamento nell’area circostante il Faro di Punta Lingua, appartenente al Demanio, a salvaguardia della pubblica incolumità.
Il Sindaco ha fatto quanto dovuto per la sicurezza, notificando il provvedimento anche a Carabinieri, Corpo Forestale, Prov. Reg. settore Riserva e Parchi, Cap. di Porto, Ass. Territorio Ambiente e Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Messina.
A questo punto tutti sono stati avvisati....il Faro ora.. può crollare!
Salina, il faro di Lingua
 
 
 
COMUNICARE ARCHITETTURA - Mostra itinerante
giovaniarchitetturecatanesi dal 21 al 26 novembre 09
chiesa di S. Caterina, museo archeologico eoliano L. Bernabò Brea a Lipari
"Comunicare attraverso l'architettura oggi più che mai diventa una necessità. La nostra quotidianità è costantemente relazionata agli spazi che ci circondano. L'architettura, quando fatta ad arte,  diventa complice di una vita migliore per chiunque ne usufruisca. Siamo convinti che ci siano esempi nel mondo che possono essere di grande insegnamento, che non devono essere tralasciati. Troppe volte nelle nostre realtà locali non ci sono state le attenzioni, la prontezza e la tempestività necessarie per il cambiamento, dando luogo ad esternità discutibili. Sappiamo, anche, che la cultura e la tradizione millenaria della nostra terra, sono e saranno la nostra scintilla creativa.
Per noi, l'architettura contemporanea vuole essere un prolungamento della natura stessa, spinta verso le sue dimensioni più nobili, per far sì che dialoghi con le necessità dell'uomo. La sua funzione quindi è quella di fare da intermediario-comunicatore tra la natura e l'uomo. Luce, forma, contesto, materiali e spazi diventano uno strumento attraverso cui il linguaggio dell'architetto dà forma viva e creativa all'armonia, all'equilibrio, alla proporzione e alla bellezza dei luoghi di cui noi stessi diventiamo parte integrante.
Comunicare architettura significa comunicare vita."

Conoscere-Comunicare-Creare-Catania  C4arch   Samuel Drago

 
 
 
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